“Il discreto”
Situata nella parte sud-orientale del territorio, Nieul-le-Dolent è il comune più remoto del Pays des Achards. Dotato di negozi locali e di una zona artigianale, è un piccolo polo commerciale, di fronte al bacino di La Roche-sur-Yon in Vandea.
Scopri Nieul-le-Dolent
A pochi minuti a piedi dal paese, il Lago Garnes evoca il ricordo della Fontaine des Garnes, antico luogo di culto pagano. Per curare la febbre veniva gettato un numero dispari di monete.
Oggi il lago è un luogo popolare tra pescatori ed escursionisti, con tavoli da picnic e un'area giochi per bambini. Ecco anche il punto di partenza del Sentiero dei Garnes. Questo circuito escursionistico di 14 km vi permetterà di scoprire i sentieri e le zone boschive intorno a Nieul-le-Dolent.
Chiesa di San Pietro, situato nel cuore della città, è uno dei tanti Chiese della Vandea ricostruita nella seconda metà del XIX secolo. In stile neogotico, l'edificio è semplice. I doccioni sul campanile attirano comunque lo sguardo e strizzano l'occhio al Medioevo.
Dietro la chiesa si trova il presbiterio ottocentesco. È abitata ancora oggi dal parroco responsabile delle parrocchie del Pays des Achards.
Un po’ di storia…
Le origini di Nieul risalgono alla preistoria. Fu nel Medioevo che il paese acquistò importanza con la presenza di un monastero e di una commenda templare. Diverse importanti signorie segnarono l'epoca medievale. Ancora oggi lo stemma di Nieul-le-Dolent presenta un leone in piedi, preso in prestito dal signore di Villedor, Robert de Chaon. Alcuni cognomi di signori persistono nei nomi delle località.
In particolare il nome di Villedor, legato ai signori Robert de Chaon nel XVe e 16e secoli, rimane circondato da leggende. Intorno al 1815 in questo luogo fu ritrovato un tesoro di monete d'oro del XV secolo.e secolo. La tradizione orale vuole che da Villedor partirebbe un tunnel sotterraneo che permetterebbe di raggiungere il villaggio di Chaon a Girouard. La leggenda dice anche che una serie di birilli d'oro è sepolta in un nascondiglio a Villedor. Sfortunatamente, mantiene segreta la posizione esatta del nascondiglio.
Nieul-le-Dolent era famoso nel 19e e 20e secoli per le sue fiere e i mercati dei buoi da aratura. Al loro apice, potevano esserci fino a 500 bovini nel quartiere fieristico. Oggi solo il nome della grande piazza dietro il municipio ricorda quest'epoca.
Nelle vie del paese si conservano ancora discreti ricordi del passato commerciale. Il camminatore attento può scoprire sulla soglia di casa vecchie insegne in legno o piccole tessere di mosaico, che indicano l'antica presenza di negozi ora deserti. In rue Clemenceau, la pubblicità “Jackmod” dipinta su un muro indicava un tempo un negozio di abbigliamento, mentre l'insegna in legno con la scritta “Violleau” indicava una bottega di ebanista.