L'origine di questa chiesa risale al XII secolo, probabilmente come antica cappella del castello. Più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, l'edificio conserva parti dei secoli XII e XIII.
L'ultimo grande restauro, deciso nel 1862, riguardò in particolare la costruzione del campanile e della volta del coro. Costruito in pietra di tufo, la parte superiore del campanile risultò di scarsa qualità. I lavori di restauro del campanile e di ricostruzione della guglia sono stati quindi intrapresi nel 1998 sotto la supervisione e la direzione di un architetto dipartimentale di Bâtiments de France. Il campanile fu ricostruito identico, ma con pietre Richemont, materiale più duro e resistente del tufo. Il campanile e la guglia sono illuminati ogni notte e accolgono residenti e visitatori.
Dell'antico edificio rimangono solo le basi del coro con piccole campate ad arco romaniche e due absidiole con campate centrali del XVI o XVII secolo. La cappella Saint-Joseph, che risale probabilmente al XVII secolo, possiede tre capitelli originali. Sul quarto capitello e sulla chiave di volta vediamo una croce ancorata, stemma della famiglia di Sainte Flayve che fece costruire questa cappella.
L'opera è stata completata dall'installazione dell'illuminazione del campanile e della guglia che ogni notte illuminano piacevolmente l'edificio.
Sugli storici capitelli scolpiti nel granito locale scoprirete tre dei sette peccati capitali. A destra, vicino all'altare di San Giuseppe, la golosità è rappresentata da un personaggio dalle guance enormi. A sinistra, vicino al pilastro del coro, l'orgoglio è simboleggiato da un personaggio con gli occhi evidenziati e l'atteggiamento altezzoso. E a sinistra, entrando vicino alla porta, vedrai un uomo incoronato che porta una borsa al collo, che rappresenta l'avarizia. Gli altri quattro peccati si possono vedere nella chiesa di Saint-Georges-de-Pointindoux, di dimensioni più piccole, ma scolpiti nella stessa pietra e probabilmente provenienti dalla fantasia dello stesso artigiano.
